Grand Prix Internazionale di kata: “Città di Giaveno”

Umezu esegue naname-uchi

Umezu esegue naname-uchi

GIAVENO (TO) – Un’altra trasferta per la Rappresentativa Campana di jūdō kata atta all’arricchimento del suo bagaglio tecnico e culturale, poiché ormai l’esecuzione agonistica delle forme tradizionali si è così affinata che non ammette chejūdōka di alto livello perdino occasioni del genere per acquisire anche i più minuti particolari dei kata.

Il Comitato Regionale Piemonte, in collaborazione con il Centro Ginnastico di Torino, ha organizzato lo Stage ed il Grand Prix Internazionale di kata “Città di Giaveno”. Tenuto dalla maestra Katsuko Umezu 勝子 梅津 8° dan e docente del Kōdōkan, coadiuvata dal maestro Shoji Sugiyama 8° dan di jūdō e 9° dan di aikidō, e con la partecipazione delle Campionesse del Mondo di jū-no-kata a Malta 2009 Etsuko Yokoyama e Chigusa Ōmori, l’evento si è articolato in due giornate: sabato pomeriggio lo stage tecnico e domenica il torneo.

Durante lo stage Umezu-sensei ha illustrato con minuziosa precisione molti particolari del jū-no-kata che, diciamolo pure, moltissimi maestri famosi e blasonati, ignorano completamente; tali conoscenze, come ha poi spiegato, sono state a lei trasmesse dal Masako Noritomi-sensei 政子 乗富, allieva diretta di Jigorō Kanō-shihan, la quale si è esibita – con Keiko Fukuda-sensei 福田敬子 – nella forse più celebre esibizione di jū-no-kata della storia: quella delle Olimpiadi di Tōkyō del 1964. Le quasi cinque ore di stage si sono concluse con il “mon-dō” (問答 = domande e risposte) dei partecipanti alla Maestra e con l’esibizione in “yoroi” (鎧 = armatura) del koshiki-no-kata delle campionesse mondiali.

La maestra Mafalda Chiaro ha accompagnato il team affinché le coppie del jū-no-kata e del Kōdōkan-goshin-jutsu avessero la possibilità di migliorare ed esprimersi anche in campo internazionale dato l’altissimo livello dei partecipanti. Presenti all’appello quindi i fratelli Luca e Ivo StornaiuoloFabio Della Moglie e Domenico Farina per la Campania, 9 coppie straniere da 6 nazioni: Giappone, Francia, Spagna, Belgio, Portogallo e ovviamente Italia con le delegazioni regionali di Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Lazio e Sicilia.

I giovani fratelli Stornaiuolo nel jū-no-kata sono stati in competizione con la top-class del momento: la coppia giapponese Yokoyama-Ōmori e quella spagnola Merino Alonso-Aranzazu Gomez classificatesi rispettivamente 1ª e 2ª. L’esperienza per loro è stata molto positiva, comportandosi in maniera egregia, tanto che nella classifica finale si sono piazzati a soli 40 punti dal podio con una media voto di 7.19, che in ambito internazionale è di tutto rispetto! Così Ivo Stornaiuolo nel dopogara:

«Non capita tutti i giorni di partecipare ad una lezione di jūdō di tale caratura; la sensazione è stata quella di vivere qualcosa di più di una competizione agonistica. L’atmosfera, poi, già caratterizzata dal magnifico background delle Alpi Cozie è stata ancor più coinvolgente grazie all’esecuzione degli inni nazionali durante la cerimonia finale delle premiazioni».

Riguardo il Kōdōkan-goshin-jutsu si può affermare a gran voce che il kata di Della Moglie-Farina era sicuramente da podio, tant’è che la fortissima coppia campana, già vincitrice del Kata EJU “A” Tournament di Lignano Sabbiadoro (UD) 2009, era in testa fino a due secondi prima delle finali, quando, inspiegabilmente, è stata relegata al 4° posto, scavalcata da Portogallo, Veneto e Lombardia. Primi quindi i portoghesi Goncalves-Moreira, diciamo meritatamente, anche se è doveroso ribadire che il goshin-jutsu campano era forse addirittura superiore. Il commento di Domenico Farina a caldo:

«Nonostante le discutibili valutazioni arbitrali – spesso in netto disaccordo con le direttive del Kōdōkan – bisogna congratularsi con i finalisti, che sicuramente rincontreremo…»

dimostra tutto il fairplay campano e la grande voglia di riscatto.

Così invece la maestra Chiaro:

«Le esecuzioni dei nostri atleti sono state indubbiamente molto buone, ma sono dispiaciuta per i fratelli Rizzo del nage-no-kata perché sono molto competitivi! Avrebbero probabilmente ottenuto il podio in un torneo internazionale prestigioso nel quale la Campania ha davvero ben figurato, dimostrando ancora una volta le sue qualità e il suo potenziale.»

Inoltre c’è da dire che si è sentita anche la mancanza di Ferdinando Coppola e Katia Nappi nel katame-no-kata a causa dell’infortunio della combattiva Katia dovuto ad un incidente automobilistico. La loro specialità ha avuto come vincitrice una giovane ma determinata coppia iberica qualificatasi 3ª nelle eliminatorie, mentre nel kime e nel nage-no-kata hanno trionfato coppie italiane.

Il Grand Prix di kata 2010 indetto dalla FIJLKAM sarà sicuramente molto impegnativo per gli atleti campani, sia dal punto di vista tecnico-agonistico, sia anche sul piano economico, dato che grazie alla fervente attività degli altri Comitati Regionali, 4 gare su 6 sono state organizzate al Nord, una in Emilia ed una in Sicilia… Si fa notare infine che l’organizzazione dell’evento è stata impeccabile soprattutto nei servizi e nell’accoglienza e si spera vivamente che tali standard qualitativi caratterizzino anche i tornei futuri.

Prossimo appuntamento importante: il Campionato Italiano di Kata a Ciserano (BG) il 21 marzo per il quale la Campania ha già qualificato le due coppie vincitrici del Trofeo delle Regioni di Catania 2009; a loro si aggiungeranno le coppie prime classificate alle prossime Qualificazioni regionali.

Luca Stornaiuolo

Arbitro Nazionale Coni-Fijlkam di 1ª categoria, 4° dan di jūdō, allievo del maestro Raffaele Parlati 7° dan della Nippon Club Napoli, membro della Rappresentativa Campana dal 1999 al 2003 e di Kata dal 2008 al 2012. Diplomato al Kōdōkan di Tōkyō in jū-no-kata e Kōdōkan-goshin-jutsu. Ingegnere informatico, lavora come Senior Software Engineer. Autore del libro "Jū no Kokoro - Le mie ricerche di jūdō - Vol.1".

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